Comprare Vinili Usati Online: La Guida Pratica

Vinyl at Home, ma dove comprare vinili usati online?

Dopo la guida con i trucchi per acquistare un disco in vinile NUOVO online, in questa nuova guida vediamo come cambiano le cose quando cerchiamo un disco USATO.

Anche in questo caso faremo un giro sui migliori siti alla ricerca di un disco di buona qualità al minor prezzo possibile e vedremo anche qualche trucco per trovare la propria copia del disco perfetto.

Dato che la guida è abbastanza lunga l’ho suddivisa in capitoli ed ho preparato un

INDICE:

Prima di iniziare la nostra ricerca, trattandosi di dischi usati, è necessario avere un minimo di cognizione di causa del collezionismo di vinili e delle sue logiche.
Iniziamo, quindi, con

Una premessa sul collezionismo musicale

A parte rari casi, nel corso degli anni i dischi in vinile sono stati stampati diverse volte per cui per un collezionista non ha senso dire, ad esempio: “the Piper at the Gates of Dawn dei Pink Floyd in vinile vale un sacco di soldi!”

Ha senso invece dire “quella edizione di the Piper (che in genere corrisponde alla prima edizione del paese di origine del gruppo) vale un sacco di soldi!”

Saper riconoscere le varie edizioni di un disco è una operazione da nerd dei vinili perché spesso la differenza la fa un numero ed una lettera diversi sulla matrice stampata nella parte centrale del disco (se non sai cos’è la matrice di un disco vedi qui), o un dettaglio dell’etichetta o della copertina.

Piper at the Gates of Dawn

Proseguendo l’ esempio dei Pink Floyd, la prima e la seconda edizione Stereo di the Piper at the Gates of Dawn sono riconoscibili perchè quest’ultima in basso a destra del retro della copertina ha la scritta “File Under Pop”, scritta che sulla prima edizione non c’è.

Secondo Record Collector, un’autorità del collezionismo musicale inglese, la prima edizione (senza scritta) oggi vale 400 Sterline, mentre la seconda 200.

Il valore sale da 400 a 700 sterline se sul disco troviamo la scritta “sold in U.K.” e non “sold in the U.K.”, perchè significa che siamo di fronte alla edizione mono dell’album.

Nel 1970 (3 anni dopo) il disco è stato ristampato in una edizione indentica alle precedenti se non per un piccolo box EMI sull’etichetta. In questo caso il valore è di 80 sterline.

Esistono poi altre due ristampe dell’83 e del ’97 con numeri di cataloghi diversi ma esteriormente identiche all’originale che valgono una ventina di pounds.

Questa grande differenza di prezzi tra dischi apparentemente identici è all’origine di un gigantesco equivoco che viene sfruttato più o meno consapevolmente dai venditori di vinili (sia on-line che, in misura minore, reali) e che, in virtù di non meglio precisati valori collezionistici, si sentono liberi di vendere dischi a prezzi totalmente fuori mercato.

Prima di addentrarci nella ricerca di dischi in vinile, quindi, è bene conoscere alcune norme di “buon senso” collezionistico da tenere sempre a mente.

Prima regola: tranne rare eccezioni che è meglio lasciare agli intenditori, il 90% dei dischi in vinile ha un valore che va dai 10 ai 30 euro se in condizione come nuovi, valore che scende esponenzialmente al peggiorare dello stato di conservazione.

A meno che non siate degli esperti e sappiate esattamente quello che state cercando, quindi, evitate di acquistare un disco da 50-100 euro su Ebay semplicemente perché nell’inserzione c’è scritto “molto raro”.

Un’altra regola d’oro: per capire se il prezzo del disco che state acquistando è quello giusto, pensate a quanto siete disposti a pagare per il piacere di averlo e di ascoltarlo e non pensando che l’acquisto sia un buon investimento. Anche perché quasi mai lo sarà 🙂

Molto più importante del valore collezionistico, invece, è lo stato di conservazione del disco.

Anche se i dischi in vinile sono un supporto estremamente resistente, infatti, soprattutto in passato i vinili erano considerati come oggetti di consumo trattati e conservati in maniera poco ortodossa e vale la regola che acquistare un vinile rovinato che salta o fa troppo rumore equivale a buttare via i soldi.

Tenete conto, poi, che con il tempo, e l’acquisizione di cultura vinilica, la vostra idea di disco in buono stato tenderà ad essere sempre più restrittiva per cui se acquistate un vinile in pessime condizioni, dopo un po’ inizierà a balenare l’idea di prenderne una nuova copia in condizioni migliori.

Più che concentrarsi sul valore collezionistico di un album, quindi, questa guida è incentrata nel trovare il disco che ci interessa nello stato di conservazione migliore possibile al prezzo più basso.

Finita la premessa, possiamo finalmente andare

Alla ricerca del Vinile Perfetto: Atom Heart Mother

SHRC Comic - L'ho trovato
Una vecchia pubblicità di questo blog perfetta per questa guida!

Per fare un esempio pratico cerco su Ebay quello che forse è il mio disco preferito in assoluto: Atom Heart Mother.

Scrivendo “Atom Heart Mother Lp” nella casella di ricerca escono fuori questi dischi:

Atom Heart Mother Più rilevanti comprare vinili usati
Vediamo subito in pratica quello che dicevamo in premessa.

Il sito di default restituisce i risultati ordinati per “inserzioni più rilevanti” che riportano anche edizioni di lusso del disco.

Nei primi tre risultati abbiamo una presunta “Stampa canadese rarissima” dell’album a 40 euro + 10 di spedizione (€ 50!) e una versione “Picture Disc” a 40 euro con spedizione gratuita.

Mentre l’acquisto di un Picture disc potrebbe anche avere un senso perchè è una edizione “bella da vedere” e per qualcuno potrebbe valere il prezzo che costa, l’acquisto di una versione canadese “rarissima” a 50 euro presuppone un ipotetico valore collezionistico del disco. Probabilmente in Italia una edizione canadese è effettivamente rara, ma suppongo che in Canada di Atom Heart Mother ne abbiano stampate milioni di copie oggi facilmente reperibili tramite web.

Che l’edizione rara sia anche un’edizione di valore collezionistico, dunque, è tutto da verificare.

Andiamo oltre affinando la ricerca settando qualche altro parametro:

Sulla sinistra su Luogo in cui si trova l’oggetto selezioniamo Nel Mondo (in modo da includere anche le edizioni canadesi 🙂 ) e ordiniamo i risultati per: “Prezzo + spedizione: più economici”

Atom Heart Mother Spese Spedizione comprare vinili usati

Vediamo immediatamente che il prezzo del primo disco da 50 euro è passato a 20 euro (10 euro di disco + 10 di spedizione).

Decisamente meglio!

A questo punto, però, iniziamo a parlare di stato di conservazione.

Guardando da vicino la foto dell’inserzione, infatti, notiamo qualcosa di strano:

Atom Heart Mother rovinatoopt comprare vinili usati

Non serve una particolare capacità di osservazione per vedere che il dorso del disco è completamente spaccato.

Il dorso è una delle parti più importanti di un album perchè è quella visibile quando è riposto, e statisticamente un disco passa molto più tempo nella nostra collezione piuttosto che sul nostro giradischi.

Ogni volta che, scorrendo la vostra collezione, lo vedrete con il suo dorso spaccato e malandato, quindi, sarete presi da un impercettibile dispiacere.

La mia opinione è che un disco con copertina irrimediabilmente compromessa dà soddisfazione solo se pagato al massimo 5-7 euro. Pagarlo di più lascia la sensazione di essere stato fregato.

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Lo stato di conservazione: Aguzzate la vista!

Una volta trovato un disco che ci interessa, la prima cosa da fare è leggere con attenzione sia il titolo dell’inserzione che la descrizione.

Un venditore affidabile, infatti, dà sempre una valutazione del disco (spesso utilizzando sigle come M, NM, EX, VG, G, P, F di cui si parla nell’APPOSITA GUIDA), e quando il disco presenta difetti molto gravi (copertine strappate, parti mancanti, deformazioni del disco, graffi e solchi che compromettono l’ascolto) è tenuto a descriverli.

Il problema è che parliamo di venditori affidabili, appunto! 😉

Io ho molta fiducia nel genere umano e sono convinto che per ogni truffatore esistono 10.000 persone oneste. Nella vendita di dischi usati, però, spesso ci troviamo di fronte a privati che si sono trovati questi dischi in casa e non hanno la minima conoscenza della classificazione dello stato di un vinile.

Premesso che una valutazione è di per se qualcosa di soggettivo, teniamo sempre a mente, quindi, che i NEGOZI, un po’ per esperienza, un po’ per mantenere una propria reputazione, in genere sono più obbiettivi nei giudizi mentre un PRIVATO potrebbe essere completamente a digiuno dei criteri di valutazione e scrivere giudizi completamente sballati.

In questi casi ci vengono in soccorso le immagini che ci danno alcune informazioni in più.

Qualche esempio:

Atom Heart Mother medio comprare vinili usati

Questo è un altro Atom Heart Mother venduto da un privato. Anche in questo caso, come nel precedente, è evidente che l’album ha l’angolo in alto strappato, ed anche la parte vicino al dorso non se la passa bene.

Nella foto poi non è visibile il retro (non si capisce se la copertina è apribile – gatefold) ed il disco è nella busta interna per cui totalmente invisibile.

Certo, riusciamo a capire dall’etichetta che ci troviamo di fronte alla versione Tedesca o Olandese dell’album (c’è il marchio della HÖR ZU che ha distribuito il disco in quei paesi) e questo in genere è una cosa positiva (NOI DI CERMANIA AVERE TANTA CURA TI TISCHI IN VINILE!) ma è decisamente TROPPO POCO!

A questo punto o speriamo che la descrizione sia più esaustiva (ma se nella foto si omettono particolari fondamentali come far vedere il disco, è probabile che anche la descrizione sia approssimativa) oppure non resta che chiedere info al venditore o acquistarlo ad occhi chiusi.

Acquistando ad occhi chiusi un disco del genere, magari a 20-30 euro, abbiamo una forte probabilità di restare delusi!

Atom Heart Mother Buono comprare vinili usati

Quest’altra foto, invece evidenzia come la copertina sia pressochè perfetta (nonostante il piccolo adesivo in alto a sinistra vicino al marchio Harvest che, in termini di collezionismo, è un difetto) ed anche se dalla foto il disco non è analizzabile – l’immagine è scura ed eventuali graffi non sono visibili – probabilmente sarà in ottime condizioni.

Per certi versi la copertina è la parte più fragile del disco e per mantenerla in perfetto stato per 45 anni ci vuole una cura particolare, cura che ci aspettiamo essere stata usata anche nel trattare il disco.

Stiamo continuando a parlare di supposizioni, quindi ricordiamoci di leggere attentamente le descrizoni degli articoli e, soprattutto se stiamo sborsando molti soldi, di chiedere al venditore.

Vediamo un altro esempio:

Lilly Venditti Comprare Vinili Usati

In questa foto la copertina sembra perfetta ed il disco molto lucido (disco lucido = disco poco ascoltato e quindi, almeno in teoria, in condizioni buone)

Leggendo la descrizione dell’articolo però troviamo:

Lilly descrizione

Il disco è valutato G (GOOD nella valutazione dei vinili è tutt’altro che good. Prendiamo sempre in considerazione da VG in su!) che nella scala di valori riportata nell’inserzione significa: Disco molto usato con disturbi d’ascolto notevoli, profondi graffi superficiali ma in genere ascoltabile!

Qui il venditore è stato molto onesto, riguardando bene, infatti, sul disco sono presenti almeno due profondi graffi e la foto li mette in evidenza.

A mio avviso, se pulito bene, quello è un disco ancora suonabile tuttavia è giusto che, dato il difetto, la valutazione scenda di molto.

Ribadisco che in presenza di difetti macroscopici un venditore serio è tenuto a comunicarli onde evitare equivoci.

Ma purtroppo non è sempre così:

Brothers in arms indiano acquisto vinili online da schifo

Ho trovato questa foto che estremizza un po’ il concetto di disco in buono stato ma il mondo è grande e bisogna aspettarsi di tutto.

In questo caso penso che i commenti siano superflui: a parte il fatto che Brothers in Arms dei Dire Straits viene catalogato come Old Indian Music, la copertina sembra stata raccolta dai fondali del Gange. E’ così sporca che lascia segni anche sul piano dove è poggiata!

Un disco del genere forse potrebbe essere buono per fare una di quelle borse di cattivissimo gusto fatte con due vinili legati da uno straccio.

Andando a leggere la descrizione, però, che è unica per disco e copertina, parla di album VERY GOOD PLUS (solo Very Good non bastava):

Brothers in arms indiano comprare online vinile vortice vertigo

La descrizione dice più o meno: “La copertina e gli inserti potrebbero avere dei leggeri segni dovuti all’uso, gli angoli leggermente piegati o qualche leggera rottura”.

Alla faccia!

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Le alternative: CDandLP.com e Discogs

Finora abbiamo cercato su Ebay perché è un sito abbastanza familiare che avevamo già visto nella precedente guida ma le stesse regole sono valide per l’acquisto di dischi usati fatti anche altrove.

Vorrei parlare comunque però di due siti alternativi che personalmente considero imprescindibili.

cdandlp -300x135 comprare vinili online

Il primo è cdandlp.com un sito di origine francese ma che accoglie venditori da tutto il mondo.

Il sito ha il vantaggio di vendere solo musica e di ospitare solo inserzioni di venditori professionisti per cui è molto più specializzato.

A differenza di Ebay, quindi, quando facciamo ricerche per formato, genere e artista, abbiamo delle ricerche pertinenti.

Il contro del sito è che spesso i venditori non mettono la foto del disco, ma trattandosi esclusivamente di venditori professionali possiamo fare affidamento sulle valutazioni che in genere sono accurate.

E poi basta cercare “Atom Heart Mother” per capire immediatamente il grande vantaggio di CDandLP

AHM su CDandLP.com

A parte il primo, che non ha valutazione (diffidare sempre!), il secondo è una copia VG+/VG al prezzo di 6 euro + spedizione, altrimenti è possibile vederne due con foto a 12 euro + spedizioni (su Ebay a parte l’edizione a 10 euro con il dorso rotto, il disco più basso costava € 17,22 + spedizione).

Il prezzo è uno dei punti di forza del sito e su cdandlp.com è possibile fare dei veri e propri affari.

Questi sono due ordini effettivi che ho fatto in passato:

CdandLp

Grandi Soddisfazioni!!!


discogs

L’altro sito che ogni appassionato di vinili deve conoscere è Discogs.

Discogs è un sacco di cose tutte insieme.

Di base è una community di appassionati di vinili dove potersi registrare ed avere uno spazio dove catalogare i vinili presenti nella propria Record Collection.

Con il tempo a suon di inserimenti di dischi, il sito è diventato un punto di riferimento per conoscere le varie edizioni di un album e la discografia completa di un artista.

In questo caso il database è interamente social, ovvero frutto dell’inserimento degli utenti (quindi con qualche imperfezione) ma comunque completissimo.

Una volta inseriti tutti i propri album, poi, il sito dà anche la possibilità di vendere i doppioni o quelli che non si vogliono più diventando un vero e proprio negozio online.

Rispetto a CDandLP, quindi, su Discogs vendono quasi esclusivamente privati (con tutti i rischi di cui abbiamo già detto) tuttavia stiamo parlando di una comunity di vinilomani per cui l’asticella della competenza dovrebbe essere abbastanza alta.

Personalmente non ho mai acquistato sul sito ma devo dire che ne parlano tutti molto bene.

Anche in questo caso i prezzi sono molto invitanti:

AHM su Discogs

AGGIORNAMENTO: Con il tempo Discogs è diventato il sito più importante per gli amanti dei dischi in vinile e, vuoi per il boom di vendite online facilitate a partire dal 2020 dalla pandemia di coronavirus, vuoi per il boom del vinile, che a distanza di dieci anni non accenna a placarsi, il sito inizia a far vedere anche i suoi difetti. Ne parliamo in questo Nuovo Articolo.

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Concludendo

Arriviamo alla fine di questo viaggio tra le meraviglie del web tirando qualche somma.

Abbiamo visto che, una volta trovato il disco che stiamo cercando, la prima cosa da fare è osservare attentamente la foto e leggere con attenzione le descrizioni dell’inserzione per capire lo stato di conservazione del disco che, assieme al prezzo e all’affidabilità del venditore (di questo ne avevo già parlato nella prima parte della guida), è la cosa più importante a cui fare attenzione quando compriamo un vinile usato su internet.

Se il venditore è un privato mettiamo il doppio dell’attenzione perché potrebbe non dare importanza alle condizioni del disco.

Possiamo ritenerci soddisfatti quando troviamo un disco in buono stato di conservazione ad un prezzo non superiore a 15-20 euro (inclusa la spedizione) perché quello è il prezzo che pagheremmo mediamente un disco andando in un negozio vero o in una fiera del vinile.

Tutto sommato l’acquisto di dischi online non sostituisce il piacere di spulciare tra gli scaffali di un negozio fisico ma è una soluzione comoda che, con un po’ di esperienza è un po’ di fortuna, può darci delle grandi soddisfazioni.

Poi ogni tanto capita la fregatura… Ma quello fa parte del gioco.


La PRIMA PARTE DELLA GUIDA SULL’ACQUISTO DI DISCHI NUOVI ONLINE

Un TEST SUI MIGLIORI SITI DI VENDITA DI DISCHI ONLINE FATTO NEL 2018

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23 commenti

    • Grazie mille Nick.
      Sì la prima era dedicata a chi ha poca dimestichezza con il computer quindi forse risultava meno interessante.
      In questa si parla di brutto vinili, invece.
      Ciao.

    • Articolo molto interessante, sono riuscita a chiarire molti dubbi… ho intenzione di iniziare a collezionare vinili dei miei album preferiti e ora ho le idee più chiare. Anche se, forse sono sfortunata perché quelli che cerco sono difficili da trovare e hanno prezzi davvero proibitivi… può un vinile degli anni 80 arrivare a costare 600euro? So che è molto raro ma 600euro sono proprio tanti…

      • Ciao Aria, i soldi sono un’unità di misura relativa… ciò che per te potrebbe valere non più di 50 euro per un altro ne potrebbe valere centinaia.
        Nella nostra epoca di internet però vale soprattutto il contrario: ciò che per chi vende vale centinaia di euro, spesso chi compra è disposto a spenderne non più di 50.
        Prima di fare una spesa del genere documentati bene, cerca altri dischi del genere, valuta lo stato del disco che stai comprando e l’affidabilità del venditore.
        A presto.

  1. Forse qui troverò qualche consiglio, ho moltissimi vinili di musica 60-70-80, dei miei genitori e parenti vari. molti però sono stati ascoltati parecchio, e l’80% presentano scritte a penna (lo so, un classico) queste scritte di quanto abbassano il valore di un disco? non ho più spazio in casa e fatta la dovuta scrematura vorrei darli via, ma non so come capirne il valore, eBay?

    grazie in anticipo

    • Ciao Stefano, la soluzione più redditizia è quella di vendere almeno i più appetibili (classici del rock ed edizioni particolari) uno ad uno su ebay e gli altri in stock (calcola che non si è mai vista una vendita in stock a più di 100-150 euro).
      La soluzione più semplice è quella di cercare un negozio di dischi vicino a te, portarglieli e vedere cosa ti offre.
      Spero ti sia stato utile.
      Ciao.

  2. Ciao!Davvero un’ottima guida!
    Volevo fare una domanda: nel caso di acquisti dagli USA ci sono da tenere in conto spese doganali ed eventuali allungamenti dei tempi di spedizione? (come ad esempio avviene con merci più ingombranti)

    • Ciao NB, grazie.
      Sulla domanda io ti direi di no. Personalmente non ho mai avuto problemi di allungamento dei tempi dovuti alla dogana per tasse in più da pagare o per il tipo di merce acquistata proveniente da USA o Europa. D’altronde la musica ha le porte aperte in tutto il mondo 🙂 .
      Qualcuno tra i lettori ha mai avuto problemi del genere?

  3. Buongiorno, innanzitutto complimenti per queste guide perchè sono utilissime a persone come me che sono completamente a digiuno dell’argomento! Me ne sono servita perchè devo fare un regalo ma non so da dove partire..Allora io ho trovato su Discogs un’edizione di “The Dark side of the Moon” del 2011, nella descrizione è indicato “mint” e “sealed”, dunque immagino che sia pari al nuovo ed addirittura sigillato. Adesso quello che non mi convince è che viene venduto a 29.99 euro. Su amazon lo si trova a 90 euro…Ecco potrei avere un vostro parere? Ci sono altri parametri che devo controllare? Graziee

    • Ciao Ilenia, grazie per i complimenti.
      I prezzi sono così diversi perché le edizioni sono diverse. Premesso che hai scelto il disco più ristampato della storia per cui è difficile capire di quale edizione siamo parlando, mettiamola così:
      30 euro è un prezzo possibile per una ristampa del 2011 su vinile 180grammi.
      90 euro è un prezzo possibile o per la Immersion Edition (ristampa di qualche anno fa piena di extra – trovi una recensione qui: https://www.saluzzishrc.com/blog/2012/10/why-pink-floyd/) o per una stampa degli anni ’70 molto rara e in condizione come nuovo (per queste è molto facile prendere una fregatura per cui se è questa lascia stare).
      Altrimenti potresti cercare una ristampa di Dark Side in buone condizioni degli anni ’80-’90 e pagarlo 10-20 euro.
      Ciao.

  4. Grazie della risposta! adesso son più tranquilla! Quindi quell’edizione a 30 euro non dovrebbe essere una fregatura! Grazie mille!

  5. ciao, bellissimo e interessante articolo. vorrei farti una domanda, da principiante del vinile. Come faccio a capire se il vinile che si sente male è solo sporco o rovinato?
    Mi hanno regalato molti vinili, alcuni hanno più di trent’anni. Ascoltandoli ho notato che alcuni si sentono benissimo, altri invece hanno comunque un suono buono ma in sottofondo c’è sempre il rumore di scricchiolii.
    Vorrei capire se mi conviene lavarli per bene (ho provato qualche soluzione ma la situazione non è cambiata molto), oppure semplicemente devo tenermeli così…
    Grazie se mi saprai aiutare!

    • Ciao, a meno che non ci siano danni evidenti (solchi o graffi) per cui il disco salta, nel 99% dei casi un buon lavaggio ha effetti sorprendenti su dischi che scricchiolano solamente. In vita mia avrò trovato una manciata di dischi che, pur sembrando perfetti alla vista, all’ascolto erano inascoltabili.
      Poi certo, se confronti un disco degli anni ’70 con uno nuovo 180 grammi la differenza la senti.

    • Grazie a te Alepeo. Questi post richiedono molto lavoro e sono fatti solo per passione. Commenti come i tuoi sono quindi la vera ricompensa per questo blog.
      Un saluto.

  6. Grazie mille per questa tua fatica, articolo interessante e ben scritto. Forse manca una parte dedicata ai feedback ricevuti e da quanto tempo un venditore è appunto un venditore. Io lo reputo un ottimo parametro per capire l’affidabilità. Nel succo, se una pizzeria esiste da molti anni è probabilmente una buona pizzeria, se invece esiste da poco… ehm… me la rischio e magari assaggio, ma ci vado con i piedi di piombo :D.

    Per esperienza personale posso dire che Discogs funziona abbastanza bene, come hai detto tu è una community e quindi come si dice in gergo tecnico è User generated (sono gli utenti a mettere i contenuti). Questo con i suoi pro e sui contro, però è un ottimo parametro per capire quanto dovrebbe costare un LP. Ci sono anche molti venditori professionisti, spesso sono negozi, da tutto il mondo. La scelta è molto ampia e si trovano molte copie a prezzi più che accettabili (quelli che hanno prezzi bassissimi sono spesso dischi ridotti maluccio (mi pare ovvio, nessuno regala niente. Su cdandlp.com la scelta a mio avviso è minore ma più selezionata, questo alza il livello ma anche i prezzi. Ovviamente copie perfette e prime edizioni hanno prezzi molto alti anche su Discogs ma se ci si accontenta si può comprare a prezzi accettabili, anche senza aver vinto al superenalotto.

  7. ciao, complimenti per il tuo blog e la tua guida, molto utile! peccato che non l’abbia letta prima di fare alcuni acquisti che a questo punto mi sanno di fregatura, anche se ho cercato di comparare le descrizioni degli articoli su ebay con le note trovate su discogs. Giusto per capire quanto male mi sono fatto, è plausibile che una copia di Sticky FIngers, prima stampa inglese con la zip grande costi 100€? lo stesso più o meno per Atom Heart Mother, prima stampa UK (sono fissato con le prime stampe per alcuni vinili dei grandi del rock anni 70-80, possibilmente del paese di appartenenza del gruppo). Dopo questa guida starò molto più attento, anche se a volte trovare buoni dischi a 10/20€ in buone condizioni è difficile.

    • Grazie mille Francesco. Gli importi di cui tu parli potrebbero anche starci, l’importante è capire di quale edizione stiamo parlando. Per dischi come quelli da te citati, che sono usciti in centinaia di migliaia (se non milioni) di copie già dal primo giorno parlare di prima stampa è relativo. Se ti fai un giro su Discogs vedi che di Sticky fingers UK del 1971 sono censite più di 10 copie diverse ognuna con differenze di valori di centinaia di dollari.
      Una volta capita l’edizione l’altra componente è lo stato di conservazione.
      Se vai nella pagina dei link di questo sito trovi un po’ di risorse per avere una valutazione di massima di un disco.
      Se ti vuoi fare una cultura vinilica (e ci vuoi supportare), poi, puoi comprare il libro Vinile: Istruzioni per l’uso, dove trovi diversi capitoli che ti aiutano a capire l’edizione di un disco, lo stato di conservazione e quanto può valere.
      vedi qui: https://www.saluzzishrc.com/blog/2018/10/vinile-istruzioni-per-l-uso-libro/
      ciao

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