Le copertine di Andy Warhol – A Collection of Records

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A riprova di quello che dicevo di Torino nello scorso post, ovvero che al momento é una delle città più attive della penisola, proprio lì martedi scorso é stata inaugurata la mostra Andy Warhol a collection of records…

Organizzata dallo Studio Bibliografico Giorgio Maffei nellla galleria Sonia Rosso (via Giulia di Barolo 11 /h, Torino) centro e aperta fino al 5 ottobre, la mostra ripercorre l’opera dell’artista americano attraverso le copertine degli album realizzate da lui o comunque all’interno della sua Factory.

La cosa bella è che il catalogo è disponibile gratuitamente sul sito della fondazione

Andy Warhol – A Collection of Records

Oltre alle collaborazioni storiche, come quelle con i Velvet Underground ed i Rolling Stones, nel catalogo vengono passate in rassegna una quarantina di copertine di Andy Warhol, tra cui alcune chicche.

Una cosa che non sapevo è che anche Loredana Berté negli anni ’80 ha frequentato il giro di Warhol & Co. e che ben due album della cantante sono stati concepiti da Warhol: Made in Italy dell’81 e Jazz dell’83.

Ai tempi dell’università la mia passione per i Velvet Underground sconfinò nella passione per Andy Warhol ed ancora oggi conservo diversi suoi libri tra cui i “Diari” e la “Filosofia di Andy Warhol”.
Ho colto l’occasione quindi per andare a sbirciare a caccia di qualche Scoop.

Ho trovato diverse cose sul nostro paese: dalle colazioni all’Harry’s Bar di Venezia ad una visita del Papa in mezzo alla folla. Da un ricevimento in cui ha incontrato Elsa Martinelli e Christian de Sica a questo:

“Parlavamo di ragazze e lui [Richard Gere, ndr] ha detto di aver incontrato la più bella a Roma – Dalila di Lazzaro – a una festa nel giardino di Zeffirelli e io gli ho raccontato che l’avevamo scoperta noi – che Paul Morrissey l’aveva vista in uno spot pubblicitario alla TV italiana e ne aveva fatto la star di Frankenstein – e lui ne è rimasto colpito” (Warhol, I diari, domenica 16 settembre 1979).

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Di Loredana Bertè, però, né dei due album o del video “Movie”, girato anch’esso alla Factory, purtroppo non sono riuscito a trovare niente.

Al di la di questo, mi ha fatto strano rileggere dopo tanti anni cose tipo:


La Filosofia di Andy Warhol

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“…Io ho cominciato come artista commerciale e voglio finire come artista del business…

Voglio essere un Business-Man dell’Arte o un Artista del Business.
Essere bravi negli affari è la forma d’arte più affascinante. Durante l’epoca Hippy la gente aveva rifiutato l’idea del business e diceva: ‘I soldi fanno schifo’ e ‘Lavorare fa schifo’, ma fare soldi è un’arte, lavorare è un arte, fare buoni affari è la migliore forma d’arte.”

“Cos’hai imparato quest’anno che non conoscessi già?’ ‘Niente, è per questo che sono più saggio. Un anno in più per imparare ancora un po’ di niente’. B rise. Damian no. ‘Non capisco’ disse lei. ‘Se continui a imparare sempre più niente, ti sarà sempre più difficile vivere’. Imparare il niente rende più facile e non più difficile vivere, ma la maggior parte della gente commette l’errore di Damian di pensare che sia più difficile. E’ un grande errore.”

“Il mio istinto della pittura dice: ‘Se non ci stai a pensare fai una cosa giusta’. Appena devi scegliere e decidere fai una cosa sbagliata. E più decidi più è sbagliata. C’è della gente che fa quadri astratti e allora si mettono lì a pensarci perchè pensandoci sentono di fare qualcosa. Io pensando non ho mai avuto l’impressione di fare qualcosa.”


La “geniale ingenuità” di Warhol all’epoca me lo faceva sembrare rivoluzionario.
Oggi, a distanza di dieci anni, penso che modi di pensare come questo hanno contribuito non poco al degrado del panorama musicale, e dell’arte in genere, in cui siamo finiti.

Resta il fatto che Warhol seppe vendersi bene e che le sue immagini sono ormai diventate delle icone pop dello scorso secolo. Per un attimo, quindi, cerco di non pensarci per gustarmi la Andy Warhol Record Collection.


Evoluzioni: 

  • Nel 2016 lo Studio di Giorgio Maffei ha realizzato altri due cataloghi relativi ai LIBRI e alle RIVISTE curate da Andy Warhol. C’è da dire che il lavoro grafico di Warhol degli anni ’50 e ’60 non era niente male…
Andy Warhol Magazine Art
  • Sulla pagina dei Cataloghi dello Studio Maffei ne trovate molti altri tutti interessantissimi
  • Nel sito mi sono trovato diverse volte a parlare di Arte del Vinile ovvero quando artisti e musicisti mettono insieme i loro sforzi per creare capolavori a 360°
  • Dalila di Lazzaro è un personaggio molto interessante, ha girato molti film che potremmo considerare di Serie B ma che mantengono intatto un certo fascino “misterioso”. In questa intervista al Corriere della Sera racconta anche la sua vita che è pregna di fascino quanto la sua filmografia.
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2 commenti

  1. Evil Monkey benvenuto su SHRC. Il grazie del tuo commento in questo caso va soprattutto allo studio Girogio Maffei che sia per il lavoro fatto che per il rilascio gratuito effettivamente se lo merita.

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