I Gong e Robert Wyatt a Piazza Navona

Baracca e burattini

Tempo di traslochi.

Tutti gli LP chiusi dentro gli scatoloni,

non ho un computer a disposizione

e la maggior parte del tempo la passo così

Scatoloni

Questa settimana quindi una cosa veloce.
Giusto le foto di un concerto a Piazza Navona negli anni’70 dei Gong, gli Henry Cow e Robert Wyatt

gong a piazza navona

I Gong sono in quella fase di cui ho già parlato in questo post.

Orfani del loro leader Daevid Allen e della compagnia Gilli Smith, il gruppo passa per un breve periodo nelle mani del chitarrista Steve Hillage (quello immerso nella fontana del Bernini qui sopra).

Questo assetto durò pochi mesi dato che nel Dicembre del 1975 anche Hillage abbandonò il gruppo per intraprendere la sua carriera solista lasciando la leadership dei Gong al batterista Pierre Moerlen. Curiosamente nelle note di copertina alla batteria è accreditato Brian Davison, batterista che effettivamente ha militato per un breve periodo nei Gong ma, stando a quello che dice la Wikipedia inglese, un po’ prima di questo concerto quando ancora c’era Daevid Allen (1974).

Grazie a due segnalazioni che trovate nei commenti in fondo al post ho avuto la conferma che i line-up di Wikipedia sono sbagliati e che Davison suonò effettivamente con i Gong tra il Febbraio ed il Luglio 1975, notizia confermata anche dal sito ufficiale dei GONG.

Ho avuto modo di ascoltare il bootleg che in realtà al di là della suggestione di immaginare i miei eroi nella mia città, non è un granchè, sia in qualità della registrazione che nella performance.

Del concerto esistono queste foto

ed il racconto molto interessante di Stampa Alternativa sull’organizzazione del concerto, altri tempi…

Stampa Alternativa Muzak Concerto Piazza Navona Roma
Gong e Robert Wyatt a Roma da Stampa alternativa
Re nudo, concerti gratis roma anni 70

Ho trovato anche un manifesto del concerto ed un’altra foto:


La maggior parte del materiale l’ho trovato in questo bellissimo sito sui Gong

Sia dei Gong che di Robert Wyatt in questo blog se ne parla spesso e volentieri

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9 commenti

  1. L’unica cosa bella del trasloco è che escono fuori cose che avevi completamente dimenticato e che ti danno lo stesso brivido dei nuovi acquisti.
    Il problema però è che per trovare le cose quotidiane ci vuole un’ora…

    • Fantastico Carlo, hai assistito ad un pezzo di storia.
      La batteria dei Gong è sempre stata ballerina (nella carriera hanno avuto 12 batteristi, tanti quanti i loro album in studio). A giugno del 1974, Daevid Allen se n’era andato e Pierre Moerlen non era ancora tornato, quindi il gruppo era in trasformazione e suppongo che Davison sia stato chiamato appositamente per quel concerto.
      E’ inutile dire che se ti va ed hai qualcosa da raccontare e/o qualcosa da pubblicare su quel concerto qui sei il benvenuto.
      Ciao.

      ps. il tuo commento è arrivato mentre sulla pagina facebook pubblicavo che nel 2014 i Gong hanno appena annunciato un nuovo album ed un tour che comprende anche l’italia.
      Coincidenze 🙂

  2. Grazie per i complimenti al mio sito che hai linkato! Fa sempre piacere un po’ di feedback positivo…un paio di precisazioni…Daevid Allen lasciò i Gong il 10 Aprile ’75 dopo il famoso “incidente” di Cheltenham, quando non riuscì a salire sul palco…Brian Davison restò nei Gong da febbraio a luglio 1975, quindi si fece tutti i tour di qul periodo (Europa, UK e poi ancora Francia con una puntata a Roma), Hillage lasciò i Gong nel dicembre ’75 mentre rgistravano “Shamal”, in cui comunque appare in alcuni brani.

    • Grazie a te per il contributo Maclen. Ho modificato alcune parti in base alle tue indicazioni. Incidente di Cheltenham? Devo approfondire… Ciao

  3. A proposito di Cheltenham ti incollo le parole di Allen da un recente articolo su Mojo….

    Despite the camaraderie they’d developed through communal living, Allen’s leadership of the band came to an abrupt halt in 1975 when he refused to go onstage at a gig in Cheltenham, claiming that external forces were preventing him.

    “I couldn’t actually get on stage. It was as though there was an invisible curtain of force that was stopping me from going through the door,” he commented years later. “I threw myself at the open door and bounced back off nothing. This blew my mind so thoroughly that I just ran out of the theatre into the rain and started hitch-hiking on the road in my stage clothes and face painted with fluorescent colours. Finally, I got picked up by somebody who had left the concert, was taken home, and then realised I had to leave Gong, so that’s the way it all ended.”

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