I dischi in vinile sono un supporto molto resistente e garantiscono riproduzioni di alta qualità anche a molti anni di distanza dalla loro produzione.
Posseggo personalmente dischi che hanno trenta-quaranta anni e che sono stati trattati malissimo ma che alla prova del giradischi si comportano ancora egregiamente.
Nonostante la loro resistenza, però, alcune buone abitudini e dei semplici accorgimenti vi aiuteranno a mantenere intatta per anni la vostra Home Record Collection.
Questo post racchiude alcune delle buone norme per la manutenzione dei dischi in vinile, una specie di Galateo degli amanti del vinile.
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Vinyl records are a strong support and guarantee high quality reproductions even many years after their production/printing. I personally own thirty to forty years old records that have been treated very badly but still sound fine. Despite their resistance, however, some good habits and simple steps will help you keep your home Record Collection safe for years.——————
Il primo gruppo di regole riguardano l’utilizzo del disco subito prima e subito dopo l’ascolto e sono finalizzate a proteggere i vinili dai loro nemici giurati: la polvere, lo sporco unto e appiccicaticcio, le cariche elettrostatiche ed i graffi.
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Quando tiri fuori o rimetti a posto un disco, fai un po’ di pressione sui bordi della busta, o comunque aprila un po’ in modo da far strusciare il meno possibile il disco con la carta dell’Inner. Usando inner sleeve (buste interne) in polietilene riduci di molto il rischio di graffi (Vedi la Regola n. 5)
Eng: Be Careful removing and replacing records from the jacket! This operation causes most of the scratches.
Eng: Always andle your records by their edges!
Esistono delle spazzole apposite che si trovano a pochi euro, in alternativa va bene anche un panno in cotone o in microfibra.
Se il tuo giradischi non ha il coperchio ricordati di coprirlo con un panno o qualcosa di simile quando non lo usi. L’impianto Hi-Fi si carica elettro-staticamente ed è un ricettacolo di polvere, se non lo copri in breve dovrai chiamare un archeologo per ritrovarlo tra la polvere del tuo salotto.
Eng: Clean your records before playing them. You will remove the dust and they will be antistatic!
Il concetto è lo stesso del Tip. n. 3, la polvere, lo sporco, le ditate e le righe sono i veri nemici dei dischi in vinile. Dopo averlo ascoltato riponilo immediatamente nella sua custodia per ripararlo da eventuali danni.
Eng: Put your records back in place after listening!
Sono assolutamente banditi i vinili riposti direttamente nella copertina senza busta interna. Se ne hai qualcuno nella tua collezione, procurati delle buste interne anonime (le trovi in qualsiasi negozi di ricambi per vinili e costano due lire) e utilizzale per i tuoi dischi “nudi” dopo averli accuratamente puliti.
Qualcuno consiglia anche di sostituire le buste interne originali del vinile con buste in polietilene. In questo modo, però, la valutazione dell’album diminuisce in quanto il disco non è più integro. Evitatelo assolutamente per i dischi che hanno un valore collezionistico!!!
Altro consiglio: i dischi tra la fine degli anni ’60 e gli inizi dei ’70, che erano concepiti come opere d’arte, avevano quasi sempre i testi dell’album o altre note dell’artista o del produttore stampati sulla busta interna. Questa tendenza si è un po’ persa negli anni ’80 quando è iniziata la concezione consumistica della musica che tendeva a risparmiare e ad ottimizzare i profitti, partendo proprio dalle buste interne.
Dato che oggi stampare un testo è un’operazione semplicissima che chiunque può fare, che ne dite di impreziosire i vostri vinili più “poveri” con testi, foto e altre notizie sull’album? E’ una cosa che io faccio normalmente per rendere unico un album che magari ho pagato 2 euro.
Eng: Store all your records with inner sleeves to protect them from scratches, dust and electrostaticity!
Quanti dischi in meno finirebbero in terra seguendo questo piccolo accorgimento!
Eng: Make your innes sleeve opening look in a different direction compared to the cover’s opening. You’ll save records from dust and accidental falls!
Le spazzole antistatiche arrivano fino ad un certo punto, per andare oltre è necessario lavare i dischi.
Io personalmente uso una KNOSTI ANTISTAT (se volete ne esiste anche un altro tipo, chiamato Spin-Clean, che utilizza lo stesso principio) e da quando l’ho acquistata – costa una sessantina di euro – posso comprare da internet senza preoccuparmi troppo dello stato dei vinili usati: quelli in cattive condizioni tornano come nuovi, quelli in condizioni pessime diventano più che accettabili.
Se non volete spendere soldi per la lavadischi Youtube è pieno di tutorial per lavare i propri dischi nel lavandino come se fossero piatti, a vostro rischio…
Sempre in tema di lavaggi di vinili casalinghi c’è uno storico e-book scritto da un certo Diego Nardi con cui tutti gli audiofili prima o poi hanno avuto a che fare. L’e-book, completamente gratuito, lo trovate in QUESTA PAGINA.
Eng: In desperate cases wash your records. They’ll come back to life!
Tutto quello che cerchi sul mondo del Vinile lo trovi su:
la pagina di SHRC dedicata agli amanti del vinile!
Grazie mille , sto ritornando nel mondo dei vinili, e ho trovato molto utile questa guida